Frutta e verdura sono parte integrante dell’alimentazione umana e per questo motivo non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole. Preservarne la freschezza e l’integrità è un passaggio necessario per conservare intatti i nutrienti e assicurarsi il pieno di vitamine e minerali, con in più il vantaggio di evitare sprechi in cucina. Ecco quindi alcuni consigli utili per mantenere più a lungo la freschezza di questi alimenti e imparare a conservare nel modo più adatto verdura e frutta.
Dal banco frutta alla dispensa: mantenere la freschezza degli alimenti
Una buona conservazione degli alimenti parte anzitutto da una selezione attenta al momento dell’acquisto: preferire frutta e verdura di stagione, fresca e priva di ammaccature, è il primo passo per assicurarsi una conservazione ottimale e garantire loro una vita più lunga e sicura. Meglio evitare di acquistarne in grandi quantità e considerare il reale fabbisogno e il consumo effettivo di questi prodotti, in modo da ridurre gli sprechi alimentari. Una volta a casa, è consigliabile rimuovere subito eventuali imballaggi di plastica che trattengono l’umidità e favoriscono la formazione di muffe, e asciugare con della carta assorbente ortaggi e frutta, se bagnati. È importante, inoltre, ispezionare a cadenza regolare gli alimenti: a volte basta un solo frutto troppo maturo per compromettere il resto dei prodotti vicini, nella stessa confezione o cestino. Frutta come mele, kiwi, banane mature, pesche e albicocche, rilascia naturalmente etilene, un gas che accelera la maturazione degli ortaggi e della frutta vicina. Per questo motivo, è bene conservarli separatamente da prodotti più delicati come insalate, cetrioli e zucchine, che potrebbero deteriorarsi in fretta. Inoltre, frutta e verdura devono essere lavate solo prima del consumo e non prima di riporla poiché l’acqua residua ne potrebbe accelerare il deterioramento.
Come conservare frutta e verdura: frigo o temperatura ambiente?
Ogni prodotto alimentare ha esigenze specifiche per mantenersi fresco a lungo, e conoscerle permette non solo di prolungarne la vita, ma anche di conservarne gusto e valori nutrizionali. Il primo posto che viene in mente quando si pensa alla conservazione degli alimenti è il frigorifero: questo elettrodomestico ci semplifica la vita in molti modi, a patto di imparare a ottimizzare gli spazi e con la consapevolezza che non si tratta sempre della soluzione migliore per qualunque tipo di frutta e verdura. Alcuni prodotti danno il meglio di sé in frigorifero, altri preferiscono la temperatura ambiente. Nel primo gruppo rientrano ortaggi come lattuga, spinaci, rucola, cavolfiori, broccoli, carote e zucchine: vanno riposti nel cassetto dedicato alle verdure, meglio se all’interno di contenitori forati o sacchetti traforati che permettono una corretta circolazione dell’aria e riducono la formazione di muffe. Le verdure più delicate, come spinaci, lattuga a foglia verde e asparagi, devono essere avvolti in un foglio di carta assorbente per meglio gestire l’umidità e ritardare il deterioramento. Anche frutti come uva, fragole, mirtilli, more e ciliegie vanno tenuti in frigo, preferibilmente in contenitori poco profondi e senza coperchio, per evitare la formazione di condensa. Mele, pere, susine, pesche e albicocche già mature possono essere riposte in frigo, ma se sono ancora acerbe è meglio lasciarle fuori finché non raggiungono la giusta maturazione.
Al contrario, ci sono alimenti che “soffrono” il freddo ma soprattutto risentono dell’umidità e vanno conservati a temperatura ambiente. Ortaggi come patate, cipolle e aglio, ad esempio, devono essere tenuti in un luogo fresco, asciutto e buio, come una dispensa ben areata: il frigorifero, infatti, li ammorbidirebbe e ne altererebbe il sapore. Anche i pomodori non vanno mai refrigerati: le basse temperature del frigo bloccano il processo di maturazione e rendono la polpa farinosa. Pure frutti tropicali come banane, mango, ananas, papaia e avocado non amano il freddo: vanno lasciati maturare a temperatura ambiente, eventualmente appoggiati su un piatto o in un cestino, lontano dalla luce diretta del sole. Una volta maturi, si possono eventualmente riporre in frigo solo per rallentarne il deperimento, ma il consiglio è di consumarli in tempi brevi. Nel caso di melone e anguria, si conservano in frigorifero solo dopo il taglio, coperti con una pellicola trasparente.
Cibi freschi senza sprechi: il freezer come alleato “smart”
Può capitare di non riuscire a consumare frutta e verdura acquistata nei tempi previsti, specie se le quantità sono eccessive: in questi casi il congelamento in freezer può essere un’ottima soluzione per ridurre gli sprechi alimentari. Congelare frutta e verdura, infatti, non significa rinunciare alla qualità: con le giuste attenzioni, si possono conservare intatti aroma e valore nutrizionale, rendendo disponibili tutto l’anno anche prodotti non stagionali. È un modo strategico per ottimizzare la spesa, sfruttare le offerte e preparare in anticipo ingredienti già pronti da impiegare in cucina, riducendo tempi e stress nella vita quotidiana. Molte verdure si prestano perfettamente a essere congelate, ma è importante prepararle nel modo giusto per conservarne intatti colore, sapore e proprietà nutritive. Si parte da una breve sbollentatura: la tecnica del blanching consiste nell’immergere in acqua bollente per pochi minuti le verdure e poi farle raffreddare in acqua e ghiaccio. Questo passaggio serve a inattivare gli enzimi responsabili del deterioramento e a mantenere freschezza e consistenza. Fagiolini, carote, cavolfiori, spinaci, broccoli e zucchine si adattano perfettamente a questo tipo di conservazione, e dopo averli asciugati accuratamente, si possono porzionare e riporre in sacchetti per il congelamento o in contenitori ermetici, meglio se predisposti alla conservazione sottovuoto. Anche la frutta può essere congelata senza problemi, magari per preparazioni future come dolci, composte, smoothies e frullati. Basta tagliarla a pezzi, a rondelle o a cubetti e farla congelare per qualche ora su un vassoio per evitare che i vari pezzi si attacchino fra loro; dopo si può porzionare e riporre in dei sacchetti ermetici o contenitori alimentari e conservarla in freezer.