I filetti di spigola gratinati si conservano in frigorifero per circa 1–2 giorni, dopo completa cottura e raffreddamento, chiusi in un contenitore ermetico. Se si vogliono preparare in anticipo più porzioni, si possono anche congelare: in freezer si mantengono per circa 1–2 mesi, meglio se già porzionati, così da scongelare solo la quantità necessaria.
Con la conservazione sottovuoto i tempi si allungano fino a 5 volte rispetto ai metodi tradizionali, mantenendo il pesce più morbido e la gratinatura meno umida. Per chi utilizza sistemi come EvoFresh, i contenitori in vetro borosilicato sono pratici se si desidera riscaldare i filetti direttamente nel recipiente in cui sono stati conservati.
I filetti di branzino gratinati con pomodorini, olive e panko sono un modo creativo per valorizzare questo pesce dalle carni delicate e magre spesso proposto all’interno di diete ipocaloriche. Una versione più sfiziosa per apprezzarlo e variare il menu, ma senza sensi di colpa: i filetti di spigola rimangono morbidi e succosi all’interno, mentre la loro superficie diventa dorata, sprigionando il profumo invitante degli aromi mediterranei di olive e pomodorini.
Ingrediente chiave di questa ricetta infatti è la gratinatura, in particolare l’impiego del panko, il tipico pangrattato giapponese a fiocchi: in questo caso non c’è bisogno di prepararlo in anticipo, perché la cottura con circolazione dell’aria forzata di Grand Chef Evolution lo tosterà e gonfierà rendendolo piacevolmente fragrante, aggiungendo una nota croccante al piatto.
Vediamo come preparare dei gustosi filetti di branzino gratinati con Grand Chef Evolution.
LEGGI DI PIÙPulire e sfilettare le spigole dopo averle accuratamente desquamate, eviscerate e aver eliminato la pelle. Marinare quindi i filetti all’interno di un contenitore sottovuoto in vetro borosilicato[1] in un’emulsione di olio, aglio e prezzemolo[2] per circa 30 minuti.[3]
Nel frattempo preparare la base per il panko: tagliare via la crosta delle fette di pancarré[4] e ridurre a tocchetti la parte bianca[5], da tritare con l’aiuto di un mixer da cucina[6] impostando la velocità al minimo per pochi minuti[7], in modo da ridurre il pane in fiocchi non troppo fini. Riporre il tutto in una ciotola ampia.[8]
| Stage | Griglia | Time | Temp | Fan | Spray |
|---|---|---|---|---|---|
| Step 2 | Bassa | 00:06 min. | 260° | Alta | No |
| IMPOSTAZIONI | Stage |
|---|---|
| Griglia | Bassa |
| Tempo | 00:06 min. |
| Temperatura | 260° |
| Fan | Alta |
| Spray | No |
Tagliare i pomodorini a brunoise, a piccoli cubetti[9], e farli scolare. Sminuzzare le olive denocciolate.[10]
Nella ciotola unire i pomodorini a cubetti[11], il pancarré a fiocchi[12], le olive tritate[13], un pizzico di sale[14] e mescolare bene.[15]
Preriscaldare Grand Chef Evolution a 260°C, fan alta, per 5 minuti[16] con all’interno il tegame Ø 26 cm della linea Professional posto sulla griglia bassa.[17]
| Stage | Griglia | Time | Temp | Fan | Spray |
|---|---|---|---|---|---|
| Step 3 | Bassa | 00:07 min. | 205° | Alta | No |
| IMPOSTAZIONI | Stage |
|---|---|
| Griglia | Bassa |
| Tempo | 00:07 min. |
| Temperatura | 205° |
| Fan | Alta |
| Spray | No |
Trascorso il tempo della marinatura[18], adagiare i filetti di spigola sul tegame caldo[19] e ricoprirli con la gratinatura aiutandosi con un cucchiaio.[20] Bagnare il tutto impiegando una parte dell’emulsione usata per la marinatura.[21] Impostare dal display la cottura a 205°C, fan alta, per 7 minuti.[22]
Al termine della cottura[23], servire i filetti di spigola gratinati con un contorno di verdure di stagione grigliate.
I filetti di spigola gratinati si conservano in frigorifero per circa 1–2 giorni, dopo completa cottura e raffreddamento, chiusi in un contenitore ermetico. Se si vogliono preparare in anticipo più porzioni, si possono anche congelare: in freezer si mantengono per circa 1–2 mesi, meglio se già porzionati, così da scongelare solo la quantità necessaria.
Con la conservazione sottovuoto i tempi si allungano fino a 5 volte rispetto ai metodi tradizionali, mantenendo il pesce più morbido e la gratinatura meno umida. Per chi utilizza sistemi come EvoFresh, i contenitori in vetro borosilicato sono pratici se si desidera riscaldare i filetti direttamente nel recipiente in cui sono stati conservati.
Questa ricetta è molto versatile e si presta a numerose varianti, a partire dalla scelta dei filetti di pesce, che possono essere anche di merluzzo, orata o sogliola: grazie alla gratinatura il risultato sarà comunque gustoso e croccante. Per una versione senza glutine, al posto del panko si può impiegare una panatura gluten free. Per avere una nota di profumo in più occorre puntare su erbe aromatiche come origano o timo, oppure scorza di agrumi grattugiata. La panatura può essere ulteriormente arricchita da frutta secca tritata, come pistacchi o mandorle, o qualche cucchiaio di formaggio grattugiato per avere una crosticina saporita e dorata.
Questa ricetta può essere realizzata anche con dei filetti di spigola già pronti, ma nella maggior parte dei casi, e per avere la garanzia di un prodotto ittico fresco, è meglio partire dal pesce intero. Come si fa? La procedura è semplice, basta solo un po’ di attenzione seguendo questi passaggi:
Imparare a scegliere una spigola fresca e di qualità è il primo passo per portare a tavola un piatto di mare gustoso e sano. Per riconoscerne la freschezza al momento dell’acquisto, si deve osservare anzitutto l’aspetto generale: il corpo deve essere compatto e lucido, con squame ben aderenti e prive di opacità. Gli occhi devono risultare chiari, brillanti e sporgenti, mai infossati o velati; le branchie, se visibili, devono essere di colore rosso vivo, segno di freschezza del pesce. Infine, anche l’odore può rivelarci molto: un branzino fresco profuma di alghe e di mare, non di ammoniaca. Altro distinguo importante da fare al momento dell’acquisto è quello fra spigola d’allevamento e spigola di mare: non tutti sanno, infatti, che esistono sostanziali differenze fra i due. Le spigole selvatiche hanno generalmente una forma più slanciata e muscolosa, con pinne integre e una colorazione più viva, tendente al grigio argentato. Quelle di allevamento, invece, sono spesso più tozze, con pinne talvolta rovinate e una tonalità leggermente più chiara. Anche al gusto la differenza si percepisce: la spigola di mare ha una carne più soda, saporita e con note minerali più accentuate, mentre quella di allevamento risulta più morbida e delicata. Quando possibile, è consigliabile preferire spigole provenienti da allevamenti sostenibili o da pesca locale certificata, per garantire qualità e tracciabilità e promuovere un consumo di pesce sano, responsabile e rispettoso dell’ambiente.