Un amore che nasce al primo assaggio: i peperoni in padella evocano i pranzi in famiglia, la cucina rustica di una volta e la calura generosa dell’estate. Un piatto mediterraneo che si può realizzare in pochi passaggi con Grand Chef Evolution e senza il fastidio di odori persistenti in cucina. I peperoni, arricchiti dalla sapidità intensa di olive e capperi, si ammorbidiscono e rivelano in cottura tutta la loro avvolgente dolcezza, con quel tocco caramellato finale che sublima l’esperienza di gusto. Il risultato finale è un piatto vivace e pieno di carattere, perfetto da gustare ancora caldo, magari servito su dei fragranti crostini abbrustoliti per aggiungere una piacevole nota croccante di contrasto. La ruvida eleganza di questo contorno lo rende in realtà protagonista della tavola: ecco come preparare i peperoni in padella con Grand Chef Evolution.
Posizionare sulla griglia media del Grand Chef Evolution il tegame professional da Ø 26, aggiungervi un giro d’olio evo e uno spicchio d’aglio tagliato a metà e avviare il preriscaldamento a 260°C, fan alta, per 6 minuti. In questo modo l’aglio inizierà a sfrigolare, proprio come in padella.
Nel frattempo, lavare i peperoni e mondarli, eliminando il torsolo, le parti bianche interne e i semini, quindi tagliarli a listarelle.
Trascorso il tempo di preriscaldamento, togliere l’aglio soffritto e aggiungere nel tegame i peperoni tagliati, le olive e i capperi, dopodiché mescolare bene per amalgamare i sapori. Impostare la cottura a 235°C, fan alta, per 25 minuti, ricordandosi di mescolare ogni 10 minuti.
Una volta pronti, servire i peperoni in padella ancora caldi su un elegante piatto da portata oppure su delle fette di pane casereccio abbrustolite.
Il tempo di cottura può variare a seconda dello spessore che abbiamo conferito ai peperoni tagliandoli a listarelle. I peperoni in padella si conservano in frigorifero all’interno di un contenitore sottovuoto sino a 4 giorni.
Per la ricetta dei peperoni in padella occorre scegliere con cura la giusta varietà, che dovrebbe offrire al contempo dolcezza, una consistenza carnosa e una buona resa durante la cottura. I più indicati sono i peperoni rossi e gialli di tipo quadrato o campana poiché reggono bene il calore, non si sfaldano e rilasciano sapore senza diventare acquosi. I rossi in genere hanno una polpa spessa, sono più aromatici e dolci e danno al piatto un sapore intenso; i gialli, invece, sono delicati e aggiungono una nota di freschezza. Una delle varietà italiane più adatte per questo tipo di preparazione è il peperone di Pontecorvo DOP, originario del Lazio, rosso e dalla tipica forma a cornetto, rinomato per le sue carni dolciastre e la buccia sottile. Pure i peperoni di Senise IGP, chiamati anche peperoni cruschi, sono particolarmente adatti per la cottura in padella, dolci e molto profumati, così come la papaccella napoletana, piccola, tonda e carnosa. Da evitare invece le varietà verdi perché rimangono più amarognole e fibrose. Al momento dell’acquisto, qualunque sia la ricetta, meglio optare per peperoni freschi dalla pelle liscia e priva di imperfezioni, dal colore brillante e le carni sode.
I peperoni in padella sono un contorno tanto ricco di sapore quanto versatile e si presta come accompagnamento di numerosi piatti, dai più semplici sino a quelli più sofisticati. La loro naturale dolcezza si sposa bene con carni saporite come salsiccia, pollo arrosto o succulente bistecche alla griglia, ma anche con pesci come il tonno, ancora meglio se alla piastra. Ottimi accanto a uova al tegamino o strapazzate se si desidera un pasto bilanciato e al contempo veloce, questo contorno si abbina perfettamente anche con formaggi dal gusto deciso come la feta, il caprino o la scamorza affumicata, che ne esaltano la componente aromatica. Serviti su pane tostato, come abbiamo visto in questa ricetta, o come condimento per pasta o couscous, trasformano ogni primo in una proposta rustica e saporita, tipica della cucina mediterranea. Ma i peperoni in padella con olive e capperi sono così buoni che possono essere i protagonisti assoluti delle tavole estive, spalleggiati da melanzane e zucchine grigliate per un irresistibile trittico vegetariano.