Le patatine novelle al forno sono un contorno tanto semplice quanto amato: la loro forma rotondeggiante e il formato mignon mettono allegria e appetito al primo sguardo! Sempre gradite nei pranzi di famiglia, sono il primo accostamento a cui si pensa per il pollo arrosto ma sorprendono per la loro versatilità con piatti come lo stinco di maiale, la bistecca di manzo e persino con delicati piatti di pesce come il tonno gratinato. Mixando aromi e condimenti, le patate novelle sono capaci di reinventarsi continuamente, senza stancare mai. E il bello è che sono semplici e veloci da preparare, adatte anche a chi non è un cuoco provetto o ha comunque poco tempo da dedicare alla preparazione dei pasti.
Uno dei metodi più sani per cuocere le patate novelle è arrosto al forno, ancora di più con Grand Chef Evolution, che con il suo innovativo metodo di cottura conferisce il perfetto equilibrio fra crosticina croccante e polpa tenera, preservando al contempo le preziose proprietà organolettiche di questi tuberi, ricchi di vitamina C e potassio. Non sarà necessario sbollentarle prima di porle nel tegame poiché il sistema a circolazione forzata dell’aria calda garantirà una cottura perfetta al cuore, senza aggiungere ulteriori passaggi o sporcare altre stoviglie.
Vediamo quindi come cucinare in pochi step delle deliziose patatine novelle al forno con rosmarino con Grand Chef Evolution.
Per preparare le patate novelle al forno si comincia sciacquandole sotto l’acqua corrente per eliminare ogni impurità e poi asciugandole accuratamente. Si mettono quindi in una ciotola insieme a olio, sale, rosmarino, un bicchierino di vino bianco e si mescola bene per insaporirle.
Preriscaldare Grand Chef Evolution a 260°C, per 6 minuti, con un tegame della linea professional posto sulla griglia bassa.
Una volta conclusa la fase di preriscaldamento, versare le patate condite nel tegame caldo, mescolare e far cuocere a 205°C, con fan alta, per 25 minuti.
Questa versione delle patate novelle al forno è la più semplice, aromatizzata al rosmarino, ma se amiamo i sapori decisi possiamo aggiungere al condimento qualche spicchio di aglio e lasciarlo rosolare nel tegame insieme alle patatine oppure della cipolla rossa, dolce e profumata. Anche il bouquet di erbe aromatiche può variare a seconda dei gusti: le patate novelle si sposano bene con salvia e alloro, timo, origano, maggiorana e se piace, specie se servite insieme ai piatti di pesce, si può aggiungere una nota fresca aggiungendo della scorza di limone. Per un risultato piacevolmente gratinato, invece, basta cospargere sulle patatine novelle un mix di pan grattato e parmigiano grattugiato.
Questa preparazione è consigliata anche per gli altri tipi di patate e per le patate dolci al forno ma in questo caso, per tempi di cottura e temperature, è meglio seguire le indicazioni della ricetta delle patate al forno.
Non tutti sanno che le patate novelle o primaticce non sono una qualità a sé ma un insieme di varietà di patate coltivate per essere raccolte in anticipo, in tarda primavera, prima di raggiungere la maturazione completa. Le varietà più adatte sono la Spunta, l’Alcmaria, la Nicola, l’Aminca e l’Arinda. Di piccole dimensioni e dalla forma tondeggiante, presentano una buccia sottile ricca di nutrienti preziosi e una polpa tenera ma soda, che sazia e fornisce zinco, selenio, vitamine del gruppo B e il doppio di vitamina C delle patate normali. Si mangiano rigorosamente con la buccia, purché ben lavata e spazzolata e il loro sapore delicato le rende perfette da preparare al forno col rosmarino, come abbiamo visto, ma in realtà sono tanti i modi di cucinare le patate.
Le patatine novelle, inoltre, sono amiche della linea: hanno un contenuto di amido inferiore rispetto alle patate normali pertanto l’apporto calorico è ridotto, ossia solo 75 calorie per 100 g. Sono più facili da gestire in dispensa e si conservano in un luogo fresco e asciutto, in un angolo buio della cucina, all’interno di un sacchetto di carta e lontane da verdura e frutta, specialmente le mele che emettono etilene, per evitare che germoglino sviluppando solanina, sostanza tossica per l'uomo.