Il grano saraceno, o grano nero, è una pianta erbacea dalle mille risorse: ricca di proprietà benefiche, è impiegata per realizzare una farina senza glutine dall’ottimo profilo nutrizionale, dall’alto contenuto di antiossidanti, flavonoidi e minerali preziosi per la salute. Non solo: le foglie del grano saraceno, in virtù della rutina presente, vengono impiegate in fitoterapia per produrre tisane antinfiammatorie. Le proprietà nutrizionali di questa pianta di origine asiatica le hanno fatto guadagnare l’appellativo di “grano” in Europa, a partire dalla sua prima comparsa nel XV secolo. Proveniente dalle coste del Mar Nero, ma originaria dell’Asia, si diffuse soprattutto in alcune regioni della Germania e della Francia: rassomigliando, nell’uso alimentare, al grano, giacché i suoi frutti potevano essere macinati e impiegati per preparare pane e focacce, lo chiamarono “grano dei pagani”, dal momento che veniva importato passando dall’Oriente. Il secolo successivo arrivò anche nel Belpaese, trovando fortuna soprattutto in Valtellina, dove prese il nome di frumentum. Da qui la confusione nel considerarlo un cereale, anche se in realtà si tratta di uno pseudo cereale, come la quinoa e l’amaranto. Scopriamo, quindi, le proprietà e i benefici del grano saraceno e le differenze rispetto al grano tradizionale.
Il grano saraceno è composto soprattutto da amidi, per lo più amilopectina (75%) che lo rende particolarmente digeribile. Le proteine presenti hanno un elevato valore biologico e un’alta percentuale di lisina, triptofano e treonina, amminoacidi essenziali coinvolti in diverse funzioni fondamentali per l’organismo. Non mancano le fibre e una buona quota di sali minerali, in particolare potassio, ferro, manganese, fosforo e magnesio. È una buona fonte di vitamine del gruppo B e di antiossidanti come la quercetina. Le calorie del grano saraceno ammontano a 314 ogni 100 grammi, di cui 12,4 g costituiti da proteine, 62,5 g da carboidrati, 6 g da fibre e 3,3 g da grassi. Oltre a essere consigliato nelle diete dimagranti e nell’alimentazione dei celiaci, è ottimo da inserire nel piano alimentare degli sportivi, delle donne in gravidanza e degli anziani, poiché vanta proprietà antinfiammatorie, ricostituenti ed antibatteriche. Vediamo nel dettaglio i benefici del grano saraceno.
Inserire il grano saraceno nella propria alimentazione, consumato in chicchi nelle zuppe o nelle insalate estive oppure sotto forma di farina per realizzare lievitati, pasta o polenta, ci permette di godere dei molti benefici che questo alimento offre. Il grano saraceno, infatti:
Chi ha la fortuna di vedere una piantina di grano saraceno dal vivo capisce subito che si tratta di una specie totalmente differente dal frumento. È una delicata pianta erbacea della famiglia delle poligonacee e non presenta una spiga, tipica del grano, ma piccoli fiori bianchi o rosa ed è imparentata con acetosella e rabarbaro. La parte edibile che noi chiamiamo grano in realtà sono i suoi acheni, piccoli frutti dalla forma triangolare di colore bruno. Il grano saraceno, quindi, nonostante il nome non appartiene alla famiglia delle poacee, più note come graminacee, e a differenza di queste, non avendo fra le sue proteine la gliadina, è naturalmente privo di glutine, caratteristica distintiva che lo avvicina di più a cereali edibili come il sorgo e il miglio. Un’altra differenza evidente rispetto al grano a livello nutrizionale è il profilo di amminoacidi più completo e in particolare l’elevato tasso di lisina (20%), in genere poco presente nelle graminacee.