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Scopri come preparare: Polenta fritta
Polenta fritta

Polenta fritta

Aperitivo,Antipasto,Secondo
La polenta fritta nasce come ricetta di recupero ma è diventata un goloso finger food perfetto per l’ora dell’aperitivo: irresistibili bocconcini di farina di mais dorati dalla superficie croccante! Realizziamoli in pochi step con Grand Chef Evolution.

La polenta fritta è la dimostrazione di come un piatto della tradizione possa essere versatile e reinventarsi a seconda dell’occasione senza perdere la sua bontà e anzi, in questo caso, diventando ancora più sfiziosa! Ideale per un aperitivo fra amici o un picnic in famiglia, è una ricetta facile e veloce da preparare e possiamo farci aiutare da Grand Chef Evolution per ottenere una frittura saporita e fragrante ma leggera. La polenta, una volta solidificata e tagliata a bastoncini o nella forma preferita, viene spennellata con olio e poi adagiata sulla teglia forata nel Grand Chef, dove il metodo di cottura con circolazione forzata dell’aria calda, sfruttando una quantità minima di olio, manterrà inalterati il gusto e la croccantezza di una frittura tradizionale ma al contempo sana e leggera. Inoltre potremo preparare il tutto senza il pensiero di avere in casa il tipico odore invasivo di fritto.

Ecco come si prepara la polenta fritta con l’aiuto di Grand Chef Evolution.

Procedimento
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Preparazione della polenta tradizionale

Come prima cosa occorre preparare la polenta, seguendo la ricetta tradizionale.

Portare quindi ad ebollizione l’acqua in una pentola con l’aggiunta di olio e un pizzico di sale e versare a pioggia la farina di mais, mescolando vigorosamente con l’aiuto di una frusta per evitare la formazione di grumi.

Abbassare il livello della fiamma e proseguire la cottura, avendo cura di continuare a mescolare con un cucchiaio di legno per circa 40 minuti, fino a quando non avrà raggiunto una consistenza densa.

Preparazione pre-frittura

Versare la polenta calda in una teglia rettangolare e livellare la superficie aiutandosi con una spatola e un mattarello in modo da ottenere uno spessore di circa 2 centimetri. Farla riposare in frigorifero per almeno 2 ore in modo che si raffreddi e si compatti. Questa fase è fondamentale per far sì che la polenta raggiunga la consistenza giusta per la frittura.

Trascorso il tempo di riposo, rovesciare la polenta su un tagliere e tagliarla a pezzi di dimensioni uguali a seconda della necessità e la fantasia, ad esempio a rettangoli di 3 x 5 cm, a bastoncini, a quadrotti oppure a triangoli.

Come friggere la polenta con Grand Chef Evolution

Preriscaldare Grand Chef Evolution a 260°C per 6-7 minuti con la teglia forata Professional posta sulla griglia media.

Nel frattempo cospargere i pezzi di polenta con un po’ di olio di semi in modo da ottenere un tocco di croccantezza extra in fase di cottura.

Cuocere i pezzetti di polenta a 235°C con fan alta per circa 20 minuti, fino a quando non diverranno croccanti e dorati.

Il consiglio dello chef

La ricetta della polenta fritta è molto semplice ma se ci piacciono i sapori più intensi possiamo aggiungere alla polenta ancora calda dei dadini di salumi a piacere, come salsiccia, speck o prosciutto, prima di stenderla sulla teglia. Se desideriamo invece un tocco aromatico, possiamo cospargere i pezzetti di polenta con rosmarino fresco insieme all’olio, prima di procedere con la frittura con Grand Chef Evolution: il risultato sarà irresistibile e profumato. A piacere, si possono aggiungere anche timo e salvia.

Polenta fritta: abbinamenti irresistibili

La polenta fritta si può gustare così com’è, magari in accompagnamento a delle salsine leggere a base di yogurt ed erbette aromatiche oppure si può impiegare a mo’ di crostino, come base per delle tartine. Possiamo accostarla a formaggi freschi come crescenza, squacquerone e stracchino o a più stagionati come taleggio, brie e gorgonzola. La polenta fritta si sposa bene anche col gusto deciso di carciofi e asparagi oppure dei funghi.

A differenza di quello che si potrebbe pensare, la polenta fritta non è esclusiva delle regioni del nord Italia, anzi: questa versione golosa è molto diffusa pure al sud: possiamo trovarla, ad esempio, nel cuoppo di terra napoletano, il celebre cartoccio di fritti misti, insieme a frittatine di pasta, crocchè di patate, bocconcini di mozzarella in carrozza, polpette, supplì, fiori di zucca in pastella e altre prelibatezze tipiche dello street food.

Si fa presto a dire polenta: le varianti più diffuse

Esistono differenti qualità di farina di mais, ognuna con le sue peculiarità che vanno dalla grana al colore sino alla specie del granturco, ciascuna più o meno adatta a determinati tipi di ricette. Le varietà più diffuse a livello commerciale sono:

  • la polenta bramata: si tratta della classica polenta giallo arancio a grana grossa ottenuta tramite la macinazione di diversi tipi di granturco miscelati, molto usata per accompagnare gli spezzatini di carne;
  • la polenta fioretto: si ricava dalla farina di granturco essiccato e poi lavorato con le macine in pietra. Il suo colore è giallo pastello ed è a grana fine, facilmente lavorabile e dal gusto fruttato, adatta ad accompagnamenti come verdure e formaggi e per la realizzazione di torte;
  • la polenta bianca: proviene dal mais bianco e si ottiene macinando solo la parte esterna del cereale, pertanto è di grana grossa. Per il suo aspetto e il suo sapore delicato è perfetta con condimenti e sughi a base di pesce;
  • la polenta fumetto: la più fine fra le farine di mais, quasi impalpabile come la farina di frumento. È adatta per impasti vellutati e soffici sia dolci che salati ma pure come pastella per friggere;
  • la polenta taragna: chiamata anche polenta nera, ha la particolarità di essere realizzata mischiando la farina di mais con la farina di grano saraceno che le conferisce la tipica aromaticità e quindi un gusto e una consistenza particolarmente rustici, infatti la si consuma per lo più come piatto unico magari insieme a delle verdure ripassate in padella.

Non esiste un tipo di farina di mais migliore di un altro per preparare la polenta fritta ma se vogliamo stupire i nostri ospiti possiamo preparare i bocconcini con diverse farine e poi disporli scenograficamente sul piatto di portata o sul vassoio, giocando con la varietà dei loro colori.