whatsapp-eefebbaedeca
Scopri come preparare: Mozzarella in carrozza al forno
Mozzarella in carrozza al forno

Mozzarella in carrozza al forno

Aperitivo,Antipasto,Secondo
Perfetta come stuzzicante finger food durante un aperitivo, la mozzarella in carrozza al forno è un piatto della tradizione che sa farsi amare sempre, anche nella sua versione più leggera. Bastano pochi minuti per prepararla con Grand Chef Evolution.

Un dorato scrigno di pane che racchiude un ripieno morbido e filante: la mozzarella in carrozza al forno è la variante più leggera della sua versione classica fritta ma altrettanto ricca e saporita. Si tratta di una ricetta povera, nata principalmente per riciclare gli avanzi di cucina ma è proprio la sua semplicità di realizzazione e la sua bontà che la rendono così amata, tanto da essere considerata oggi una delle regine dello street food. Realizzare questa ricetta con Grand Chef Evolution è molto facile e veloce: in pochi minuti otterremo un cuore filante e una sfiziosa crosticina dorata, che conquisterà grandi e piccoli. Avremo così tutto il gusto irresistibile della mozzarella in carrozza senza il fastidioso odore di fritto in casa e al contempo una cottura più leggera e digeribile. Ideale da servire come aperitivo, magari in versione mignon, la mozzarella in carrozza fatta al forno è anche un comodo salvacena: bastano infatti pochissimi ingredienti per portare in tavola un piatto gustoso capace di soddisfare cuore e palato. Impossibile non chiedere il bis!

Vediamo come realizzare in pochi passi la mozzarella in carrozza al forno con Grand Chef Evolution.

Procedimento

Per preparare la mozzarella in carrozza cotta al forno si comincia tagliando le fette di pan carré a metà in diagonale formando due triangoli.

Tagliare a fettine sottili la mozzarella e disporle su metà dei triangoli di pan carré ottenuti, quindi ricoprire con i restanti triangoli di pane a formare un tramezzino e pressare con le mani.

In una terrina a parte sbattere le tre uova con un po’ di sale con l’ausilio di una frusta e, se gradito, aggiungere qualche cucchiaio di latte.

A questo punto passare alla panatura: infarinare i triangoli di pan carré farciti cospargendo tutti i lati e poi passarli nel composto di uova sbattute e latte.

Nel frattempo far preriscaldare Grand Chef Evolution per 6 minuti, fan alta, a 260°C con uno dei tegami della linea professional posizionato sulla griglia media, opportunamente spennellato sul fondo con un cucchiaio d’olio.

Conclusa la fase di riscaldamento, disporre nella teglia i triangoli impanati ed ungerne la superficie con olio evo, usando un pennello da cucina oppure uno spruzzino.

Far cuocere per 6 minuti a 235°C, fan alta, e girare i triangoli di pane a 2 minuti dal termine della cottura. Servire la mozzarella in carrozza ancora calda.

Il consiglio dello chef

Per ottenere una crosticina ancora più croccante e golosa, dopo aver passato i triangoli di pane farciti nel battuto di uova possiamo ripassarli nel pan grattato classico oppure nel panko, la speciale panatura giapponese a fiocchi. Anche la farcitura può variare: proviamo ad arricchire la nostra mozzarella in carrozza con del prosciutto cotto: i bambini ne andranno ghiotti! Se invece vogliamo sperimentare una versione gourmet da proporre come aperitivo stuzzicante possiamo aggiungere alla mozzarella pomodori secchi, acciughe, pepe e basilico.

Segreti per una mozzarella in carrozza da leccarsi i baffi

Il segreto per una mozzarella in carrozza croccante fuori e dal cuore filante sta anzitutto nella qualità degli ingredienti. Secondo la ricetta originale, la mozzarella dovrebbe essere di bufala e preferibilmente del giorno prima, in modo che risulti più asciutta senza rilasciare il siero durante la cottura. Per la ricetta della mozzarella in carrozza al forno abbiamo usato il fiordilatte ma anche in questo caso sarebbe preferibile lasciarlo asciugare dal giorno precedente o strizzarlo prima di tagliarlo a fette. Questo passaggio è necessario per non inumidire troppo le fette di pan carré, preservarne la croccantezza ed evitare che si aprano mentre cuociono nel tegame. Al posto del pan carré, possiamo impiegare del pane bianco in cassetta fatto in casa o del pane ai 7 cereali per un risultato più rustico.

Anche la fase di panatura va seguita con attenzione: passare le fette di pane sulla farina è necessario per fare da collante all’uovo ed eventualmente al pangrattato se optiamo per la doppia panatura, in modo da sigillarle perfettamente. È fondamentale, inoltre, far scolare bene le fette di pane dal battuto di uovo e latte, in modo da evitare eventuali grumi se si decide di passarle poi nel pangrattato. Un trucco utile per fare in modo che la panatura aderisca bene alle fette di pane e per sigillare la mozzarella all’interno è farle riposare in frigorifero per mezz’ora prima di cuocerle.

Mozzarella in carrozza: da piatto di recupero a street food di successo

Che sia fritta o al forno, la mozzarella in carrozza è una vera e propria esplosione di sapori. Le sue origini risalgono ai primi anni dell’Ottocento, in Campania, e inizialmente era un modo per le famiglie povere di recuperare ingredienti come il pane raffermo e la mozzarella di bufala avanzata dai giorni precedenti.
Sull’origine del nome della mozzarella in carrozza vi sono diverse ipotesi e aneddoti curiosi: c’è chi sostiene che si chiami in questo modo perché la mozzarella viene fatta “accomodare” fra due fette di pane dorate, originariamente tonde, che ricordavano appunto le ruote di una carrozza; altri invece fanno risalire il suo nome al fatto che il morbido latticino, fuso durante la cottura, al morso tende a filare, il che ricorderebbe le briglie di una carrozza, che escono appunto dalle fette di pane. Secondo una teoria basata su fatti storici, invece, pare che nell’Ottocento il latte trasportato sui carretti, per via del movimento continuo, durante il viaggio si cagliasse trasformandosi in formaggio fresco, da qui deriverebbe quindi la denominazione di “mozzarella in carrozza”. Oggi questa ricetta rimane un must della cucina italiana e dello street food: è possibile degustarla ancora nelle viuzze di città campane e laziali su dei banchetti improvvisati, preparata come vuole la tradizione, oppure rivisitata in chiave gourmet nei ristoranti di chef stellati.