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Scopri come preparare: Cannolicchi alla piastra
Cannolicchi alla piastra

Cannolicchi alla piastra

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I cannolicchi alla piastra racchiudono tutto il profumo del mare: come un’onda, il loro gusto aromatico riempie la bocca e la succulenza delle carni avvolge il palato. Realizziamo questo antipasto con Grand Chef Evolution senza fumi e cattivi odori.
Procedimento

I cannolicchi alla piastra, conosciuti anche come Capelonghe o Cappelunghe, sono un piatto ricercato che possiamo servire come antipasto per impreziosire i nostri menù a base di pesce. Si tratta di gustosi frutti di mare ipocalorici e molto semplici da preparare. Che si tratti di un pranzo delle feste o di una cena speciale a due, magari accompagnata da un buon prosecco, l’effetto è garantito.

La cottura in Grand Chef Evolution, grazie al suo metodo innovativo, permette di esaltare al massimo il tipico sapore di mare di questi molluschi in una vera e propria esplosione di gusto, il tutto senza creare fumi o il tipico odore persistente di pesce arrosto in casa, non sempre gradevole.
Il trucco per ottenere dei cannolicchi arrostiti gustosi, oltre ad un’accurata pulizia, è la cottura breve per preservare la delicatezza delle carni ed evitare che assumano una consistenza gommosa e dura: questo è possibile impostando comodamente il timer dal display. Otterremo così un piatto sano ma ricco e corposo, in altre parole un’esperienza di sapori irripetibile.

Ecco quindi come cucinare dei deliziosi cannolicchi alla piastra con Grand Chef Evolution.

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Come cucinare i cannolicchi alla piastra

Per cucinare i cannolicchi alla piastra con Grand Chef come prima cosa bisogna mettere i cannolicchi in una ciotola con acqua fredda e sale e lasciarli spurgare per qualche ora.

I cannolicchi di mare, vivendo infossati nel fondale, contengono in genere molta sabbia, quindi dopo la spurgatura è necessario pulirli, risciacquarli accuratamente e asciugarli.

Nel frattempo, preriscaldare Grand Chef Evolution con la teglia forata professionale sistemata sulla griglia media a 260°C, fan alta, per circa 5 minuti. Al termine del preriscaldamento adagiare i cannolicchi e cuocere come indicato nella scheda tecnica.

Durante la cottura i cannolicchi prima si apriranno e poi arrostiranno per qualche minuto; non bisogna preoccuparsi se qualcuno potrebbe “scoppiare”.

Al termine della cottura condire i cannolicchi con olio Evo, una spruzzatina di limone e del prezzemolo tritato.

Questo tipo di cottura esalta al massimo il sapore di mare dei cannolicchi, quindi si possono consumare senza ulteriori condimenti o soltanto con un po’ di succo di limone.

Cannolicchi: come cucinarli in maniera sempre diversa

Questo particolare frutto di mare è molto versatile in cucina ed è capace di arricchire numerose ricette.

Ad esempio possiamo realizzare un gustoso sugo per la pasta con cannolicchi: basta semplicemente preriscaldare il Grand Chef Evolution per 8 minuti a 260°C con il tegame da 26 cm della linea Professional sistemato sulla griglia bassa, aggiungendo un po’ di olio e uno spicchio di aglio spaccato a metà. A parte, sciacquare i pomodori e tagliarli a metà. Terminata la fase di preriscaldamento, togliere l’aglio e aggiungere i pomodori, i cannolicchi puliti e un bicchierino di vino bianco. Far cuocere il tutto a 205°C, fan media, per 12 minuti.

I cannolicchi si prestano anche per la realizzazione di una deliziosa lasagnetta di mare, un primo delicato da proporre all’interno di un raffinato menù a base di pesce.

Un’altra idea sfiziosa da servire come antipasto o come secondo sono i cannolicchi gratinati direttamente sulla griglia alta del Grand Chef, come abbiamo visto nella ricetta delle cozze gratinate. Sempre per quanto riguarda gli antipasti, possiamo preparare pure un profumato sauté di cannolicchi, realizzando magari un delicato mix con le telline.

Infine, i cannolicchi possono essere un ingrediente di spicco nella preparazione della zuppetta ai frutti di mare, un piatto molto semplice da realizzare, da consumare come piatto unico.

Come pulire i cannolicchi

Molte persone credono erroneamente che per pulire i cannolicchi sia sufficiente sciacquarli adeguatamente. In realtà dopo la prima fase di spurgatura di 3-4 ore, che deve avvenire in acqua salata e possibilmente posizionando i molluschi in verticale con il sifone rivolto verso l’alto, sarebbe necessario rimuovere pure la sacca intestinale, che talvolta contiene sabbia e rischia di rovinare il gusto dei nostri cannolicchi arrostiti. Come procedere, quindi, per pulire i cannolicchi?

Per pulire i cannolicchi di mare dobbiamo aprire delicatamente le valve, quindi spostare il piede del mollusco per scoprire la sacca intestinale di colore più scuro, situata a metà del corpo dell’animale. Basterà quindi staccarla piano, facendo attenzione a non strappare l’intero mollusco dalle sue valve. Fatto questo, non resta che risciacquare abbondantemente il cannolicchio sotto il getto del rubinetto, in modo da eliminare eventuali residui di sabbia rimasti fra valve e mollusco. Nel caso si tratti di cannolicchi surgelati, è preferibile trasferirli dal freezer al frigorifero 12 ore prima della preparazione, saltando poi tutta la fase di spurgatura.

Come scegliere i cannolicchi di mare migliori: freschi o surgelati?

I cannolicchi possono essere acquistati ancora vivi in pescheria, oppure surgelati, nei supermercati ben forniti. Generalmente quelli vivi provengono dal mar Adriatico o dal Tirreno e il loro prezzo può raggiungere anche i 30 € al chilo a seconda della stagione, mentre i cannolicchi surgelati sono più economici e vengono pescati nell’oceano Atlantico. Sebbene siano più piccoli rispetto a questi ultimi, i cannolicchi freschi del Mediterraneo sono generalmente più saporiti. Ma come riconoscere freschezza e qualità? Al momento dell’acquisto, dobbiamo accertarci che l’animale sia ancora vivo: se sfiorando il piede questo si ritira come succede con le chiocciole toccandogli le antenne, il cannolicchio è vivo. In caso contrario significa che è morto e il prodotto potrebbe essere persino avariato.

Quale vino abbinare ai cannolicchi di mare alla piastra?

Come abbiamo visto, i cannolicchi alla piastra possono essere un’ottima base per la preparazione di piatti più complessi e strutturati, ma sono perfetti già così come sono, serviti in veste di antipasto. Che vino scegliere, in questo caso? I cannolicchi cucinati alla piastra hanno un’intensa fragranza di aromi marini e una polpa morbida e delicata: un piatto semplice, ma dal sapore impattante che ben si accompagna a vini bianchi giovani, di media struttura, dal bouquet fine e dagli aromi fruttati, con una freschezza equilibrata e una buona persistenza gustativa. Sì quindi al Vermentino di Gallura, a un Soave Classico, a un Fiano d’Avellino ma anche a un Mionetto, se si ha voglia di bollicine.