Tra gli ortaggi con maggiori proprietà benefiche per il nostro organismo vi sono sicuramente gli asparagi.
Il nome asparagus viene utilizzato per indicare sia la pianta sia il germoglio, che ne costituisce la parte commestibile.
L’interesse per questa pianta erbacea ha origini piuttosto antiche: lo testimoniano fonti scritte risalenti al 200 a.C. in cui vengono illustrate le tecniche di coltivazione e raccolta degli asparagi. La loro diffusione nell’area del Mediterraneo è da attribuirsi agli Egizi, ma le notevoli proprietà della pianta dell’asparago ne hanno favorito la in tutta Europa, soprattutto a partire dal XVI secolo.
Esistono due tipologie di asparagi:
Un’altra classificazione degli asparagi è quella che tiene conto dei loro colore: esiste, infatti, una differenza tra asparagi bianchi e verdi:
Nell’orto di casa è possibile coltivare sia asparagi verdi sia asparagi bianchi, sebbene in quest’ultimo caso, siano necessari più impegno e attenzione, in quanto questa coltivazione richiede particolari cure.
La principale differenza tra asparagi selvatici e asparagi coltivati consiste nell’aspetto dei turioni: i turioni degli asparagi selvatici sono diritti, più croccanti e privi di fibrosità, ed assumono un aspetto spinoso; i turioni degli asparagi coltivati sono, invece, molto più morbidi e fibrosi. Questa differenza è riscontrabile soprattutto nel caso di asparagi coltivati da produttori specializzati attraverso le tecniche di pacciamatura, mentre è molto meno evidente nel caso di asparagi coltivati nel proprio orto che hanno solitamente un aspetto molto simile a quelli selvatici.
Un’altra importante differenza è rappresentata dal sapore: l’asparago selvatico ha un gusto amarognolo e molto deciso, mentre la varietà coltivata è solitamente più delicata al palato ed è, pertanto, maggiormente apprezzata dagli intenditori. L’asparago selvatico è facilmente reperibile in natura (principalmente in terreni incolti o nei boschi di quercia), ma è possibile coltivarlo anche nell’orto domestico.
Gli asparagi sono costituiti dalla maggior parte di acqua e hanno un alto contenuto di fibre; queste caratteristiche li rendono un cibo ideale per le diete dimagranti in quanto procurano un immediato senso di sazietà. Sono, inoltre, una fonte importante di vitamina C e di sali minerali, quali calcio, magnesio e potassio.
L’elevata quantità di acido folico (vitamina B9) rende il consumo di asparagi particolarmente indicato per le donne in gravidanza; queste ultime necessitano, peraltro, anche di un fabbisogno di ferro maggiore perché devono sostenere anche la crescita del feto. Se dall’alimentazione non arrivano importanti riserve di questo minerale si può avere una carenza di ferro che provoca l’anemia.
Un’altra funzione importante degli asparagi è quella di regolare la pressione sanguigna grazie all’azione del potassio e di altri minerali come magnesio, fosforo e calcio, tutti indispensabili per il buon funzionamento dell’apparato cardiocircolatorio. Le alte concentrazioni di questi minerali consentono, inoltre, di regolarizzare i livelli di colesterolo e di prevenire ictus.
La presenza di vitamina C, combinata all’azione di un altro potente antiossidante, il glutatione, capace di eliminare le sostanze dannose e cancerogene nel sangue, aiuta a prevenire l’invecchiamento cutaneo, proteggendo la pelle contro i raggi del sole.
Uno studio pubblicato sulla US National Library of Medicine National Institutes of Health ha dimostrato che le proprietà antitumorali e antinfiammatorie degli asparagi sono da attribuirsi anche alle saponine, che impediscono la proliferazione delle cellule tumorali del colon.
Gli asparagi hanno un’elevata concentrazione di asparagina, l’aminoacido a cui si devono le proprietà diuretiche di questo alimento. L’asparagina favorisce la depurazione dell’organismo in quanto contribuisce ad eliminare il sodio in eccesso.
Gli asparagi sono consigliati, in primo luogo, a chi soffre di problemi urinari, ma anche a chi soffre di diabete, soprattutto per la presenza del cromo, un minerale che regola i livelli di zucchero nel sangue e che è efficace soprattutto nel ridurre i rischi di diabete mellito di tipo 2.
Infine, il consumo moderato di asparagi è altamente consigliato anche per coloro i quali hanno bisogno di dimagrire.
Gli asparagi contengono pochissime calorie, circa 25 per 100 grammi.
Sono ricchi di acqua, fibre (che aiutano la digestione), vitamine, carotenoidi, acido folico, fosforo, e sali minerali, e non contengono zuccheri.
Gli asparagi hanno effetti depurativi e diuretici, aiutano ad eliminare i liquidi in eccesso e a purificare l’organismo. Sono ideali per chi segue diete ipocaloriche in quanto la loro assunzione determina un senso di sazietà.
Coltivare la pianta da asparago richiede molta pazienza in quanto la raccolta può essere fatta solo 4 anni dopo la semina.
Gli asparagi amano la luce diretta e possono essere coltivati a partire dal seme oppure dalle zampe, ossia i rizomi. Nel primo caso la semina va fatta in primavera, e in autunno bisognerà eliminare tutte le foglie che si trovano a 5-6 cm dal terreno. A piantina formata è possibile estirpare e trapiantare la pianta per produrne altre in tempi brevi. Nel secondo caso, invece, le zampe si interrano tra marzo e ottobre.
Il periodo ideale per la raccolta degli asparagi è quello primaverile, tra marzo e maggio. Va effettuata tagliando gli asparagi a circa 20 cm dalla punta, senza staccare la radice.
Anche se la sua coltivazione richiede tempo e soprattutto pazienza, la pianta da asparago può continuare a produrre i turioni per 20 anni.
Prima di essere consumati gli asparagi richiedono una pulizia accurata. Dopo aver eliminato il terriccio, occorre tagliarne le estremità e togliere la pelle, se risulta eccessivamente dura.
Per preservarne le proprietà benefiche è consigliabile cuocerli al vapore, anche se l’ideale sarebbe consumare gli asparagi crudi. In questo caso, dopo averli puliti e messi a bagno con acqua e bicarbonato per alcuni minuti, potete condirli con olio extra vergine, succo di limone, sale e scaglie di parmigiano e mangiarli da soli, oppure unirli alle insalate.
Gli asparagi si prestano molto bene ad essere utilizzati in diverse ricette, possono accompagnare la pasta e il riso, oppure essere utilizzati come contorno. Un binomio perfetto sono gli asparagi con le uova... e voi, come li preferite?
I bruscandoli sono i germogli della pianta di luppolo selvatica, mentre gli asparagi sono i giovani turioni dell’Asparagus Officinalis.
Le cime di luppolo assomigliano molto all’asparago, e per questo motivo vengono spesso scambiati per asparagi selvatici.
I bruscandoli sono tanto gustosi quando sono più grossi ed hanno un sapore più delicato rispetto asparagi. Sono un alimento ipocalorico e risultano ottimi per la preparazione di minestre e di frittate.