Il sale è un elemento che viene spesso demonizzato. Si parla molto dei problemi causati da un consumo eccessivo di sale, ma non abbastanza di quelli che possono derivare da una carenza iodica nella nostra alimentazione.
Il sale, fin dall’antichità, ha avuto un ruolo molto importante, e non soltanto in cucina. Pensate che già i Romani, per approvvigionarsi del sale del mare Adriatico, costruirono la famosa via Salaria, mentre tra il 1482 ed il 1699 diversi conflitti ed insurrezioni popolari nel territorio di Perugia contro lo Stato Pontificio ebbero per oggetto il possedimento di questo minerale (si tratta di eventi che sono passati alla storia proprio con il nome di “Guerra del sale”).
In cucina e nell’industria alimentare il sale è un elemento che viene utilizzato per esaltare il sapore delle pietanze o per la conservazione del cibo.
Il sale da cucina è il cloruro di sodio che, a temperatura ambiente, si presenta come un solido cristallino, incolore e con un odore e un sapore caratteristico. In natura è possibile trovare grandi quantità di sali: la maggior parte di essi sono disciolti in acqua, a formare l’acqua marina, ma anche sulla terraferma vi sono grandi giacimenti di questo minerale allo stato solido (che in questo caso prende il nome di “salgemma").
I principali tipi di sale utilizzati in cucina e facilmente reperibili in commercio sono:
Ognuno di questi tipi di sale presenta delle particolari proprietà che possono avere effetti più o meno benefici sulla nostra salute.
Particolari mancanze di questo minerale nell’organismo possono rappresentare un rischio per la salute, sia fisica che mentale, principalmente nella fase di crescita e di sviluppo del bambino. La mancanza di iodio può, infatti, comportare in questa fase gravi danni, come il cretinismo o un ritardo mentale. Pertanto, un regolare consumo di sale iodato può assicurare un migliore sviluppo mentale e fisico al bambino.
Spesso demonizzato, il sale, se consumato con parsimonia all’interno della nostra dieta alimentare, aiuta quindi il nostro organismo a prevenire o contrastare il sorgere di diverse patologie.
Il sale iodato costituisce la soluzione alimentare proposta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per far fronte ai disturbi e ai problemi di salute causati da carenza iodica. Il suo consumo risulta molto importante soprattutto per le donne in gravidanza e per chi soffre di problemi alla tiroide.
Inoltre, il sale iodato favorisce il corretto funzionamento del nostro organismo, in particolare per quanto riguarda:
Le molteplici proprietà del sale iodato, ed in generale dei diversi tipi di sale, non ne giustificano in ogni caso un consumo eccessivo in quanto questo può favorire l’insorgenza di patologie anche gravi, come l’ipertensione, il tumore allo stomaco e l’osteoporosi. Anche per gli adulti che godono di un buono stato di salute è consigliabile non superare i 6 gr di sale iodato al giorno.