Il Parmigiano Reggiano è uno dei protagonisti indiscussi del panorama gastronomico italiano, portavoce del Bel Paese nel mondo e da sempre uno dei formaggi più imitati. Fonte di ispirazione per numerosissime ricette, il Parmigiano si caratterizza per la sua alta digeribilità e un profilo nutrizionale che lo rendono adatto a tutti, dai bambini agli anziani e persino per chi soffre di intolleranza al lattosio. Grazie alle sue caratteristiche organolettiche, il Parmigiano è pure un alleato insostituibile nell’alimentazione degli sportivi. Scopriamo tutti i benefici del Parmigiano Reggiano, come introdurlo nella nostra alimentazione e perché è particolarmente indicato se pratichiamo attività fisica.
Benefici del Parmigiano Reggiano
Gustoso e nutriente, il Parmigiano Reggiano è costituito per il 30% di acqua e per il 70% da macronutrienti di cui il 33% è rappresentato da proteine ad alto valore biologico, il 29% da grassi e il restante 8% da vitamine e minerali. Sono numerosi i benefici che offre questa eccellenza casearia fra cui:
- rafforzamento delle ossa, grazie all’alto contenuto di calcio: 50 g apportano il 72% del fabbisogno giornaliero;
- potenziamento del sistema immunitario, poiché ricco di vitamine del gruppo B (B1, B2, B6, B12), zinco e ferro, micronutrienti che contribuiscono alla produzione di linfociti e anticorpi;
- protezione del sistema cardiocircolatorio, perché i peptidi bioattivi derivati dalle proteine scomposte con il processo di stagionatura hanno un effetto antipertensivo;
- supporto nella perdita di peso, per via della presenza di Cla, acido grasso essenziale che stimola il metabolismo a riposo e favorisce lo smaltimento del grasso;
- alto potere saziante;
- elevato apporto energetico, grazie all’ingente contenuto di proteine e vitamine.
Parmigiano Reggiano e sport: un alleato prezioso
Il formaggio è un alimento perfetto per gli atleti e in generale per chi pratica un’attività fisica regolare essendo una fonte importante di calcio, fosforo e proteine. Abbiamo visto in particolare come il Parmigiano Reggiano, grazie ai processi di produzione e stagionatura, si distingua per:
- alta digeribilità;
- facile assimilazione;
- assenza di lattosio;
- elevato apporto di vitamine e minerali;
- alto potere energizzante.
Sono tutte caratteristiche che lo rendono un prezioso alleato per gli sportivi, per mantenersi in salute e migliorare le prestazioni atletiche, sia in veste di spuntino pre allenamento sia come pasto in fase di recupero post attività fisica. Difatti, se consumato prima dell’allenamento fornisce energia immediata necessaria a sostenere lo sforzo fisico tramite gli acidi grassi saturi a catena corta; se assunto invece al termine di una sessione, permette il reintegro degli amminoacidi essenziali, utili a “riparare” i muscoli dai microtraumi dati dalla sollecitazione, e degli elettroliti, in particolare dopo un workout intenso. In questo modo è possibile anche rendere più forti i muscoli, permettendo loro di adattarsi agli allenamenti e allo stesso tempo di prevenire gli infortuni.
Quante volte a settimana è consigliato mangiare il Parmigiano?
Il Parmigiano contiene circa 430 calorie per 100 g di prodotto, quindi in condizioni di buona salute possiamo mangiarlo 2-3 volte a settimana, in porzioni da 30-40 g. Possiamo consumarlo come secondo oppure grattugiato su altre preparazioni, ad esempio sulla pasta: in questo caso meglio non superare i 5 g al giorno, l’equivalente di un cucchiaio. Gli esperti di nutrizione consigliano a chi pratica sport un consumo regolare di Parmigiano Reggiano, soprattutto in quelle attività che richiedono massa muscolare e potenza. Occorre sottolineare, inoltre, che è un cibo perfetto per l’alimentazione degli sportivi celiaci.
Differenze fra Parmigiano Reggiano e Grana Padano
Il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano sono due formaggi italiani vaccini a lunga stagionatura, per certi versi simili, entrambi di tradizione millenaria. Spesso vengono confusi ma nonostante i molti punti in comune esistono delle differenze sostanziali che definiscono nettamente le loro identità. Vediamo quali sono:
- ingredienti, consistenza e sapore: il Parmigiano si realizza con una parte di latte scremato e una di latte intero, mentre il Grana solo con latte scremato. Di conseguenza il gusto di quest’ultimo è delicato e burroso mentre quello del Parmigiano più intenso e aromatico, con una consistenza granulosa;
- stagionatura: il Parmigiano Reggiano deve stagionare per un minimo di 12 mesi per avere il marchio Dop, ma può anche superare i 36 mesi, mentre al Grana Padano bastano 9 mesi e viene consumato in genere raggiunti i 15;
- area di produzione: il Parmigiano viene prodotto solo nelle province di Parma, Modena, Reggio Emilia e alcune zone di Bologna e Mantova, mentre il Grana Padano vanta una zona di produzione più estesa, che include 33 province di 5 regioni, ossia Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige, Lombardia e Piemonte;
- alimentazione delle mucche: i bovini da cui proviene il latte per il Parmigiano Reggiano sono alimentati esclusivamente con erba e fieno cresciuto nelle stesse aree dove viene prodotto il formaggio. Nell’alimentazione delle vacche da latte per il Grana Padano, invece, è ammesso anche il foraggio insilato;
- siero innesto: per produrre il Parmigiano Reggiano è ammesso soltanto l’uso del siero innesto naturale, batteri lattici del latte di partenza, mentre per la realizzazione del Grana Padano periodicamente è ammesso pure l’uso di batteri lattici isolati in laboratorio;
- additivi: il Parmigiano non ha additivi, il Grana può contenere lisozima, proteina naturale che serve a prevenire le fermentazioni.