Più che una dieta dimagrante, l’alimentazione macrobiotica è un vero e proprio stile di vita basato su una cultura e su una filosofia alimentare concepita con lo scopo di nutrire anima e corpo. Nella cucina macrobiotica si preferiscono alimenti naturali perché i cibi lavorati, a lungo andare, tendono ad alterare il normale processo digestivo del nostro organismo.
Il termine “macrobiotico” è composto da due parole di origine greca, makros, ossia “lungo, grande”, e bios, “vita”, e significa quindi “lunga vita”. Padre della macrobiotica è considerato lo scrittore giapponese Yukikazu Sakurazawa, conosciuto in Occidente con il nome di George Ohsawa.
Nata in Giappone ed esportata in Europa nei primi anni del Novecento, la dieta macrobiotica persegue il salutismo attraverso il raggiungimento dell'equilibrio di due energie opposte: Yin e Yang. Secondo questa filosofia orientale è possibile dividere gli alimenti in due tipologie:
Nel mezzo ci sono tutti quegli alimenti che hanno caratteristiche intermedie, come cereali, legumi e semi oleosi, che ristabiliscono l’equilibrio generale e sono considerati neutri.
Secondo la filosofia macrobiotica, la chiave per avere una vita sana è il raggiungimento dell’equilibrio tra alcalinità/acidità in quanto un eccesso dell’una o dell’altra conduce ad una disarmonia che causa l’insorgere di malattie.
La dieta macrobiotica prevede il consumo regolare dei seguenti alimenti:
Cereali, legumi, ortaggi e alghe vanno scrupolosamente lavati prima di essere cucinati. Per quanto riguarda i cereali e i legumi, è sufficiente metterli in una zuppiera, coprirli d'acqua e mescolare per far affiorare le impurità, ripetendo l'operazione finché l'acqua non resta pulita. Le radici e le verdure che crescono a livello del suolo vanno, invece, sfregate accuratamente sotto l'acqua corrente con uno spazzolino di setole naturali, mentre, le altre verdure vanno lavate normalmente con acqua fredda. Anche le alghe di solito vanno lavate con acqua fredda; in alcuni casi, vanno invece lasciate a bagno per farle ammorbidire. La verdura, così come la frutta, non deve essere tagliata.
Per quel che riguarda le proteine animali, è consentito mangiare pesce e frutti di mare anche tre volte alla settimana, mentre bisogna assumere con moderazione carni bianche e sale marino. Andrebbe invece ridotto sensibilmente il consumo degli alimenti acidi ed alcalini nonché di tutti quei prodotti che non provengono da coltivazioni biologiche.
I cibi macrobiotici vanno consumati senza essere sottoposti a surgelamento. Secondo questa filosofia le cotture da preferire sono quella a vapore e la bollitura. Inoltre, per non alterare lo stato del cibo, è consigliato l’utilizzo di pentole in terracotta o in acciaio.
I sostenitori della macrobiotica pongono attenzione anche alla masticazione e alla modalità di assunzione dei liquidi. L’acqua non va ingoiata rapidamente e il cibo deve essere masticato abbastanza da diventare liquido, così da facilitare la digestione.
Per arricchire il gusto dei piatti preparati con gli alimenti macrobiotici è fondamentale utilizzare i giusti condimenti macrobiotici per portare in tavola ricette gustose. A differenza di salse, olio e sale che normalmente consumiamo come condimento, i condimenti macrobiotici sono alimenti naturali che provengono da coltivazioni biologiche e non subiscono processi di trasformazione.
Tra i condimenti macrobiotici troviamo: