Tagliare le fette di petto di pollo in senso orizzontale lasciando unito un solo lato in modo da formare una tasca. All'interno di ciascuna tasca mettere due fette di scamorza e una di prosciutto cotto, quindi richiudere.
Passare il cordon bleu nell'uovo sbattuto condito con il sale, e successivamente nel pangrattato.
Disporre i cordon bleu sulla teglia forata del Grand Chef Evolution e cuocere sulla griglia alta secondo scheda tecnica girandoli a metà cottura.
Per rendere questa ricetta ancora più stuzzicante per i piccoli è possibile comporre nel piatto il cordon bleu a formare un simpatico polletto. Vi serviranno soltanto una carota, un'oliva e un pomodorino.
Dalla carota ricavate sei fettine sottili e tenetele in acqua fredda per farle arricciare. In un lato del piatto mettete un po' di insalata tagliata alla julienne e al centro il cordon bleu, sotto al quale disponete tre fettine di carota per lato, in modo da formare le ali. Con pezzetti di carota tagliati a fiammifero create le zampine, che poggeranno nel vostro prato di insalata, e con una fettina di forma triangolare create il becco. Tagliate l'oliva denocciolata a metà e con i due pezzi ottenuti formate gli occhi. Infine con la buccia di pomodoro completate l'opera con una bella cresta rossa.
Il cordon bleu, per chi non lo sapesse, non è altro che una cotoletta arricchita di un gustoso ripieno, costituito generalmente da formaggio e prosciutto cotto. Comunemente viene preparato utilizzando carne di pollo o di tacchino, anche se pare che nella sua prima versione la ricetta, originaria probabilmente della Svizzera, fosse a base di carne di vitello e ripieno di formaggio. Questo tipo di carne è ancora utilizzato, infatti, nella cucina elvetica, così come in altri paesi dell'Europa centrale, come l'Austria e la Germania.
Negli anni la ricetta del cordon bleu si è arricchita di numerose varianti che riguardano il tipo di cottura, al forno o fritta, ma anche gli ingredienti utilizzati per la base (carne di maiale, di pollo, di tacchino, o, per gli amanti delle verdure, fettine di melanzane) e il ripieno, che può essere costituito da spinaci, zucchine, polenta, funghi, carciofi, carote, ecc.
Il termine "cordon bleu" è francese e significa letteralmente "nastro blu". Un nome un po' insolito per un piatto che di blu non ha assolutamente nulla! Perché allora i cordon bleu si chiamano così?
L'origine del nome è legata al mistero dell'invenzione di questo piatto, ancora incerta e in cui la storia si intreccia con la leggenda. Al cordon bleu, ossia a un lungo nastro di colore blu, era appesa la croce a quattro bracci simbolo distintivo dei Cavalieri del prestigioso Ordine dello Spirito Santo, istituito da Enrico III di Valois nel 1578 allo scopo di proteggere il re di Francia; a questo ordine apparteneva il Duca Gonzaga di Nevers, presunto inventore del cordon bleu. Il duca era il soprintendente delle tavole di corte e si era guadagnato il soprannome di Monsieur Cordon Bleu perché era solito andare in giro indossando sempre il simbolo del proprio ordine di appartenenza, anche quando si recava nelle zone più popolari e al mercato a scegliere le materie prime dei suoi piatti. Dopo la sua morte il re Luigi XIV istituì in suo onore l'Ordine del Cordon Bleu per onorare i funzionari che si occupavano della cucina di corte. Che si tratti di storia o leggenda, quello che è certo è che il nastro blu venne in seguito utilizzato per conferire onorificenze in differenti campi, in particolar modo in quello gastronomico, tant'è che ancora oggi con "cordon bleu" si indicano le eccellenze culinarie, i più grandi chef e i loro migliori piatti. "Cordon Bleu" fu il nome scelto anche per una delle più importanti e antiche scuole di cucina di Parigi; presso questa scuola, secondo un'altra ipotesi, sarebbe stato attivo, sul finire del 1800, l'inventore della squisita cotoletta ripiena, che avrebbe preso il proprio nome da quello della celeberrima scuola. Si tratta di una tesi affascinante ma, alla luce dei fatti, poco verosimile: a quell'epoca, infatti, il pangrattato non veniva assolutamente utilizzato nelle preparazioni della cucina francese!
La storia del cordon bleu è tuttora avvolta dal mistero e molte altre sono le ipotesi sull'origine di questo piatto. Una delle teorie più accreditate lega la sua nascita alla celebrazione di un grande successo: la traversata dell'Oceano Atlantico effettuata, in tempi mai raggiunti prima, dalla nave Bremen, tra il 1929 e il 1933. In quell'occasione il famoso transatlantico fu insignito del Nastro Azzurro ("Cordon Bleu" appunto) e, per celebrare l'impresa, il cuoco di bordo, di nazionalità elvetica, preparò una originale cotoletta ripiena, che fu chiamata "Bremer Cordon Bleu". Altre storie sembrano confermare l'origine svizzera di questo piatto, come quella che vuole i cordon bleu nati nel XIX secolo proprio in Svizzera, grazie alla fantasia e alla prontezza di spirito di un cuoco che, non avendo a disposizione carne a sufficienza per i commensali, avrebbe pensato di renderla più sostanziosa farcendola con prosciutto e formaggio e dando vita a questa stuzzicante cotoletta impanata dal cuore morbido e filante.
La ricetta del cordon bleu è molto semplice da preparare, soprattutto se ad aiutarci in cucina c'è Grand Chef Evolution. Seguire qualche piccolo consiglio vi permetterà comunque di servire in tavola ai vostri piccoli dei cordon bleu davvero impeccabili!
Quando impanate i cordon bleu tenete i lembi della carne ben chiusi: in questo modo il cordon bleu risulterà sigillato e conserverà al suo interno la gustosa farcitura.