In cucina, l’uomo ha da sempre sperimentato diversi tipi di ingredienti adoperandosi per sfruttarne al meglio le qualità, nella realizzazione di ricette e infusi o prodotti curativi. Fin dall’antichità in cucina o in cosmesi sono stati utilizzati ingredienti insoliti e particolari, come le erbe spontanee.
Raccolte in specifici periodi dell’anno ed in zone lontane dai centri abitati, le erbe selvatiche o spontanee sono state oggi rivalutate e vengono regolarmente impiegate per la preparazione di numerosi piatti della cucina non tradizionale.
Per utilizzare le erbe spontanee in cucina è indispensabile, in primo luogo, conoscere bene questi ingredienti ed essere in grado di distinguere le erbe commestibili da quelle tossiche. È necessario, inoltre, avere un’adeguata esperienza che consenta di capire se il terreno su cui crescono sia stato o meno trattato con concimi chimici, diserbanti o pesticidi.
Molte erbe spontanee vengono raccolte principalmente nei periodi primaverili o estivi, solitamente lontano dai centri urbani per evitare che possano essere inquinate dallo smog prodotto dai veicoli a motore.
Le erbe spontanee si possono utilizzare in cucina per la preparazione di insalate, zuppe, frittate o primi piatti, semplicemente stufate in padella con dell'aglio. Le erbe sono utilizzate anche nella produzione di burri aromatici, caramelle o miele.
Se essiccate, le erbe spontanee possono essere utilizzate anche come infuso per preparare delle ottime tisane.
Le principali erbe commestibili che possiamo trovare in un campo sono: