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Tozzetti alle nocciole

Colazione,Dolci e Dessert
I tozzetti con nocciole appartengono alla tradizione gastronomica laziale. Simili nella forma ai cantucci toscani, sono biscotti molto versatili, da gustare a colazione e a merenda, e perfetti come dessert dopo cena intinti in un bicchiere di buon vino.
Procedimento

Per prima cosa unire le uova con lo zucchero e sbattere utilizzando una frusta a mano.

Aggiungere quindi la farina, l'olio di arachidi, il lievito, il latte e il sale, e mescolare.

Unire infine le nocciole tostate e continuare a mescolare con un cucchiaio di legno; quindi lavorare il composto con le mani (avendo cura di bagnarle precedentemente per non far attaccare l'impasto) fino a formare un panetto appiattito.

Dopo aver preriscaldato e programmato il Grand Chef Evolution in due stages come da scheda tecnica, disporre il panetto sulla teglia forata foderata di carta da forno o sulla teglia liscia precedentemente imburrata e cuocere nel Grand Chef Evolution sulla griglia bassa per 13 minuti a 180°C, fan alta.

Al termine del primo stage il panetto risulterà ben dorato ma ancora un po’ morbido. Estrarlo dal Grand Chef Evolution, tagliarlo quindi a fette di circa 2 cm di spessore e disporle, distese, sulla teglia forata; cuocere quindi (secondo stage) per altri 6 minuti a 180°C, griglia bassa fan alta, avendo cura di girare le fette a metà cottura.

Lasciare raffreddare in modo che assumino la caratteristica consistenza croccante, quindi servire.

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La ricetta dei tozzetti alle nocciole

La ricetta dei tozzetti alle nocciole appartiene alla tradizione gastronomica umbra e laziale; si tratta di biscotti secchi a base di farina, zucchero, uova, latte e nocciole tostate: il panetto ottenuto con l'impasto viene cotto una prima volta, poi tagliato a fette e nuovamente cotto fino ad ottenere biscotti croccanti e dorati.

I tozzetti con nocciole vengono spesso considerati una variante dei cantucci, biscotti tipici della Toscana (in particolare di Prato) che, a differenza dei tozzetti, vengono preparati con l'aggiunta di mandorle anziché di nocciole. Inoltre, mentre dei cantucci esiste una ricetta classica e, per così dire, "ufficiale" (messa a punto da un pasticciere di Prato la cui bottega ancora oggi ne conserva gelosamente i segreti), la ricetta dei tozzetti è invece meno codificata e si presta a moltissime varianti che riguardano principalmente la scelta degli ingredienti. E' quindi possibile trovare ricette di tozzetti morbidi o duri, preparati con l'aggiunta di cioccolato, pistacchi o canditi, e completati da nocciole ma anche da mandorle o da altri tipi di frutta secca. Pertanto se consumarli a fine pasto intinti nel Vin Santo o in un vino passito rimane la scelta più riuscita, a seconda della ricetta i tozzetti possono essere anche consumati insieme al tè o altre bevande calde, per uno spuntino pomeridiano o a colazione.

I tozzetti con nocciole, una volta cotti, possono essere conservati, ben chiusi in una scatola di latta, anche per circa un mese senza che perdano la loro consistenza. Affinché si mantengano è comunque importante tenerli lontani dall’umidità.

Biscotti tipici in giro per l'Italia

La gastronomia italiana è davvero ricchissima e ci regala una varietà di piatti e preparazioni praticamente infinita. Ciò è vero anche per la pasticceria e in particolare per i biscotti: in giro per le nostre regioni si trovano delizie uniche e particolari, intrise della tradizione e della storia locale che le rendono davvero speciali. La ricetta dei tozzetti alle nocciole è una di queste, tipica, come detto dell'Umbria e del Lazio, ma non è l'unica.
Citare tutti i biscotti made in Italy sarebbe impossibile; ci limitiamo quindi a una breve carrellata, giusto per stuzzicare la vostra fantasia e per farvi venire l'acquolina in bocca!

  • Amaretti: sono preparati con zucchero, albume, mandorle dolci e mandorle amare, queste ultime, nella ricetta classica, in quantità pari a poco più della metà di quelle dolci. Le varianti più note sono l'amaretto di Saronno (in provincia di Varese), particolarmente croccante, e l'amaretto di Sassello (in provincia di Savona), dalla consistenza più morbida, anche se pare che la ricetta sia originaria del Piemonte ed è qui che si può trovare il maggior numero di preparazioni tipiche locali.
  • Savoiardi: dalla caratteristica forma allungata arrotondata sono dolci molto friabili e dalla consistenza spumosa. La loro invenzione è molto antica e si fa risalire al Basso Medioevo, quando il cuoco di corte di Amedeo IV di Savoia li preparò per la prima volta in occasione del pranzo in onore dei reali di Francia in visita a corte. Da allora divennero il dolce "ufficiale" della Reale Casa Savoia e battezzati "savoiardi", e si diffusero rapidamente anche in Francia. Vengono impiegati in diverse preparazioni dolci, tra cui il tiramisù, e consumati abitualmente in alcune zone nel periodo di Carnevale insieme al sanguinaccio.
  • Ciambelline di Aosta: sono tipici biscotti nuziali, tradizionalmente offerti dagli sposi in alternativa ai confetti. Si preparano con farina di mais e una piccola parte di farina bianca (in rapporto di circa 5:1) e vengono aromatizzati con scorza di limone; sono tipicamente consumate a fine pasto intinte nel vino.
  • Ancini: dalla Valle d'Aosta in Sardegna ... gli ancini sono biscotti secchi a base di anice, serviti spesso insieme alla Vernaccia, il vino bianco secco tipico di Oristano.
  • Ciambelline all'acqua melata: sono una preparazione tipica del Lazio, in particolare del Viterbese, preparate, appunto, con l'acqua melata ossia l'acqua che si ottiene dal lavaggio dei favi dopo l'estrazione del miele. Un tempo era facile acquistarla a basso costo mentre oggi viene in genere sostituita con il miele appena diluito.
  • Mostaccioli calabresi: preparati con farina e miele, sono i biscotti delle feste e vengono modellati nelle forme più fantasiose e insolite. Sono caratterizzati da una consistenza particolarmente dura e compatta, tant'è che è preferibile consumarli dopo alcuni giorni dalla loro preparazione, quando la pasta comincia ad ammorbidirsi.
  • Ferratelle all’abruzzese: sono cialde cotte all'interno di una doppia piastra in ferro (da cui il nome), resa rovente dal fuoco e dotata di scanalature che conferiscono alle cialde la tipica trama a rombi. I ferri venivano, in passato, personalizzati dalle famiglie nobili con lo stemma del proprio casato o con le iniziali del proprietario e portati comunemente in dote dalla sposa.
  • Krumiri: la ricetta di questi biscotti fu inventata in Piemonte, nella città di Casale Monferrato, nel 1878 dal pasticcere Domenico Rossi per commemorare la morte del Re Vittorio Emanuele II; la loro forma leggermente ricurva ripropone, infatti, quella dei baffi del sovrano. Da allora questa dolcezza ha conquistato tutta l'Italia. La ricetta originale è segreta, custodita gelosamente dalla famiglia Rossi e tramandata attraverso le generazioni.

 

Il consiglio dello chef

Nel caso in cui le nocciole fossero fresche, prima di aggiungerle al composto è necessario provvedere a tostarle nel Grand Chef Evolution:

  • Mettete le nocciole, sgusciate e pelate, nella teglia forata e fatele cuocere sulla griglia alta a 205°C, fan alta per circa 7/8 minuti. Lasciate quindi raffreddare fino a che non assumano una consistenza dura.

Per rendere ancora più gustosi i vostri tozzetti alle nocciole potete aggiungere all’impasto 150 g di gocce di cioccolato.

E’ possibile realizzare una variante alla ricetta dei tozzetti alle nocciole ancora più facile e veloce da preparare:

  • Una volta formato il vostro panetto è possibile dividerlo in piccoli pezzi e disporli sulla teglia forata con foglio di carta da forno o su teglia liscia precedentemente imburrata, quindi cuocere nel Grand Chef Evolution sulla griglia media per 13 minuti, fan alta, girando i tozzetti dopo circa 10 minuti. Una volta pronti spolverare con zucchero a velo.

Per questa versione è consigliabile ridurre la quantità di farina da 650 g a 500 g.